A circa 20 minuti da Siracusa, percorrendo verso sud un tratto dell’autostrada Al 8 si arriva ad AVOLA, Città d’Arte e della Mandorla. Il centro abitato sorge su una vasta pianura, ai piedi dei colli Iblei, circondato da rigogliosi giardini di vitigni, di agrumi e di mandorleti. Avola, in continua espansione urbanistica, si estende oggi sul mare Jonio, caratterizzato da calde e limpide acque, che bagnano ampie spiagge di sabbia fine e dorata; una collocazione felice e il vanto dell’appellativo di porta del sud-est, che si concretizzerà ancor più con la realizzazione del porto turistico. L’economia della città, nel passato quasi esclusivamente agricola, si proietta oggi nella direzione più congeniale, quella turistica, grazie alle peculiarità del territorio, alle caratteristiche ambientali di incontaminata bellezza, allo splendore dell’arte, creata dall’uomo plasmando le materie prime di questi luoghi, alle prelibatezze dei piatti, che rivelano sapori unici al mondo, nonchè all’eccellente ospitalità dei suoi abitanti.
ARTE&ARCHITETTURA
La visita al Centro Storico, la cui pianta esagonale ha pochissimi esempi in campo nazionale, consente un itinerario, di notevole interesse artistico e architettonico, attraverso le settecentesche Chiese, fra le quali quella della SS. Annunziata, dichiarata monumento nazionale. Il Palazzo di Città fa parte del complesso architettonico, collocato in pieno centro storico, la cui superficie copre quasi un isolato. Sede dal 1767 del convento dei padri Domenicani, fu acquisito nel 1866. Il Teatro “Garibaldi”, preziosa opera architettonica di stile neoclassico, fu costruito su un’area di 480 mq, nel periodo tra il 1872 e il 1876, anno della sua inaugurazione. Per molti decenni il suo palcoscenico fu calcato dai nomi più prestigiosi della lirica e del teatro italiano; l’ultima rappresentazione risale agli anni ’40 del secolo scorso. Il “Garibaldi” è stato sottoposto a un lungo intervento di recupero e consolidamento. II Palazzo Modica, antica costruzione del Settecento, oggi proprietà del Comune di Avola, rappresenta uno degli elementi più caratteristici del tessuto storico della città. Edificato nel quartiere di Santa Venera, il palazzo, nel corso dei secoli, è stato sottoposto a varie modifiche e a ripetuti interventi di restauro.
Il Vecchio Mercato di via San Francesco D’Assisi, progettato, nei primi anni del Novecento, dall’ingegnere Salvatore Rizza, vive oggi lo splendore del re-stauro, e presto sarà sede della Biblioteca comunale “Giuseppe Bianca”.
ITINERARIO ARCHEOLOGICO PAESAGGISTICO
Percorrendo la fascia costiera del territorio di Avola si apre un itinerario archeologico e paesaggistico di grande interesse. In contrada Falaride è possibile ammirare una costruzione del periodo neolitico: il Dolmen, scoperto nel 1961 da Salvatore Ciancio. La struttura, che origina-riamente avrebbe avuto scopo funerario, utilizzata per la sepoltura di bambini, è considerata unica in Sicilia. Sul lungomare Tremoli sono visibili le rovine e i resti musivi di una Villa Romana, risalente al II secolo a.C.
Le Spiagge di sabbia fine e dorata costitui-scono per il turista un’attrazione da maggio a ottobre, grazie al clima caldo d’estate e temperato il resto dell’anno.
Sull’altopiano avolese è d’obbligo la visita ai resti della città antica ricca di moltissimi siti archeologici. Sono visibili lungo la strada, decine di grotte, scavate nella roccia, che costituiscono parte delle abitazioni e delle cisterne dell’antico borgo di Avola. Si può ammirare la necropoli sicula con tombe a forno, lungo le pareti del Cozzo Tirone e del Ronchetto, e in direzione Cava Grande, una necropoli bizantina risalente al V -VI secolo d.C. Da visitare in contrada Cozzo Tirone, l’Eremo Madonna delle Grazie, totalmente ristrutturato. L’antica Avola o Abolla, era composta da quattro quartieri che si sviluppavano sotto il castello-fortezza: Trunxelli o Ronchetto, Marchi, Balzi e Suso. Dal belvedere di Cava Grande, riserva naturale, si ammira la Necropoli, segno inconfondibile della presenza umana sin dall’età sicula, e i meravigliosi Laghetti di colore smeraldo, raggiungibili percorrendo un sentiero immerso nel verde tipico mediterraneo, dove è possibile ammirare numerose specie di orchidee selvatiche.
PRODUZIONI LOCALI
Il Nero d’Avola, il vino più apprezzato al mondo, è il prodotto del vitigno principe siciliano, presente nel territorio avolese a partire dalla fine del sec. XV. Il vitigno di Avola, a bacca rossa dalle grandi qualità, come testimoniano nei loro reportage i grandi viaggiatori del settecento, era rinomato così come lo è oggi. Il vino Nero d’Avola è di colore rosso rubino intenso e brillante, con riflessi violacei.
La Mandorla pizzuta di Avola è il prelibatissimo frutto del mandorlo, coltura predo-minante della città, e una delle principali fonti di ricchezza. È uno spetta-colo l’abbondante fioritura dei mandorli in pieno inverno, tra gennaio e febbraio. La maturità dei frutti viene raggiunta fra luglio e agosto, e se ne distinguono vari tipi, ma la pizzuta, è insuperabile per forma e gusto. Le mandorle estratte dai semi vengono utilizzate per la preparazione dei confetti, rinomati in tutto il mondo, del dissetante latte, del torrone, dei biscotti, della pasta reale e di altri prodotti di dolceria.
Il Limone è un’altra grande produzione del territorio avolese; la sua coltivazione risale ai tempi della dominazione araba e oggi è presente ovunque sia possibile un sistema di irrigazione. La specie di limone più diffusa e apprezzata è il femminello siracusano, di forma allungata, e fiorente diverse volte nel corso dell’anno, permettendo varie raccolte.
TRADIZIONI POPOLARI
Il 19 febbraio si festeggia ad Avola San Corrado, protettore della città. San Corrado ha scelto di farsi pellegrino lasciando la sua casa e abitando tra fratelli in una terra straniera, condividendo con loro il pane fragrante della solidarietà e dell’amicizia gratuita. Il 19 marzo si festeggia, invece, San Giuseppe, con degli enormi falò, che vengono organizzati nei vari quartieri. E una festa rionale, denominata Addhuminaria e consiste nella preparazione, da parte di ogni quartiere, di grandi mucchi di legna che vengono fatti ardere.
Di antica tradizione sono i riti legati alla Santa Pasqua: il venerdì per le vie del centro storico, la Spina Santa, e la dome-nica alle ore 12 in Piazza Umberto I, a Paci.
La festa di San Sebastiano, si svolge la seconda domenica di maggio, con la pro-cessione de i Nuri, ovvero dei fedeli che, facendo promesse per una grazia, percorrono a piedi la S.S. 115, dall’edicola votiva dedicata a San Sebastiano sino alla chiesa Madre, invocando a voce alta il Santo.
L’ultima domenica di luglio si celebra Santa Venera, patrona della città di Avola. I festeggiamenti, lunghi un’intera settimana, culminano nella solenne processione, per le vie della città, dell’argenteo simulacro della Santa martire e predicatrice.
Nel mese di Agosto ad Avola e nella vicina zona collinare di Avola Antica, ambita località di villeggiatura, si allestiscono le attesissime sagre della mandorla e dei dolci di mandorla (budini, biscotti, torrone, “confettura”), del Nero d’Avola, del tonno e della “ghiotta”, della pizza e delle focacce, della salsiccia e del cinghiale, visitate da numerosissimi turisti presenti in tutta l’area sud-orientale della Sicilia.
A circa 20 minuti da Siracusa, percorrendo verso sud un tratto dell’autostrada Al 8 si arriva ad AVOLA, Città d’Arte e della Mandorla. Il centro abitato sorge su una vasta pianura, ai piedi dei colli Iblei, circondato da rigogliosi giardini di vitigni, di agrumi e di mandorleti. Avola, in continua espansione urbanistica, si estende oggi sul mare Jonio, caratterizzato da calde e limpide acque, che bagnano ampie spiagge di sabbia fine e dorata; una collocazione felice e il vanto dell’appellativo di porta del sud-est, che si concretizzerà ancor più con la realizzazione del porto turistico. L’economia della città, nel passato quasi esclusivamente agricola, si proietta oggi nella direzione più congeniale, quella turistica, grazie alle peculiarità del territorio, alle caratteristiche ambientali di incontaminata bellezza, allo splendore dell’arte, creata dall’uomo plasmando le materie prime di questi luoghi, alle prelibatezze dei piatti, che rivelano sapori unici al mondo, nonchè all’eccellente ospitalità dei suoi abitanti.
ARTE&ARCHITETTURA
La visita al Centro Storico, la cui pianta esagonale ha pochissimi esempi in campo nazionale, consente un itinerario, di notevole interesse artistico e architettonico, attraverso le settecentesche Chiese, fra le quali quella della SS. Annunziata, dichiarata monumento nazionale. Il Palazzo di Città fa parte del complesso architettonico, collocato in pieno centro storico, la cui superficie copre quasi un isolato. Sede dal 1767 del convento dei padri Domenicani, fu acquisito nel 1866. Il Teatro “Garibaldi”, preziosa opera architettonica di stile neoclassico, fu costruito su un’area di 480 mq, nel periodo tra il 1872 e il 1876, anno della sua inaugurazione. Per molti decenni il suo palcoscenico fu calcato dai nomi più prestigiosi della lirica e del teatro italiano; l’ultima rappresentazione risale agli anni ’40 del secolo scorso. Il “Garibaldi” è stato sottoposto a un lungo intervento di recupero e consolidamento. II Palazzo Modica, antica costruzione del Settecento, oggi proprietà del Comune di Avola, rappresenta uno degli elementi più caratteristici del tessuto storico della città. Edificato nel quartiere di Santa Venera, il palazzo, nel corso dei secoli, è stato sottoposto a varie modifiche e a ripetuti interventi di restauro.
Il Vecchio Mercato di via San Francesco D’Assisi, progettato, nei primi anni del Novecento, dall’ingegnere Salvatore Rizza, vive oggi lo splendore del re-stauro, e presto sarà sede della Biblioteca comunale “Giuseppe Bianca”.
ITINERARIO ARCHEOLOGICO PAESAGGISTICO
Percorrendo la fascia costiera del territorio di Avola si apre un itinerario archeologico e paesaggistico di grande interesse. In contrada Falaride è possibile ammirare una costruzione del periodo neolitico: il Dolmen, scoperto nel 1961 da Salvatore Ciancio. La struttura, che origina-riamente avrebbe avuto scopo funerario, utilizzata per la sepoltura di bambini, è considerata unica in Sicilia. Sul lungomare Tremoli sono visibili le rovine e i resti musivi di una Villa Romana, risalente al II secolo a.C.
Le Spiagge di sabbia fine e dorata costitui-scono per il turista un’attrazione da maggio a ottobre, grazie al clima caldo d’estate e temperato il resto dell’anno.
Sull’altopiano avolese è d’obbligo la visita ai resti della città antica ricca di moltissimi siti archeologici. Sono visibili lungo la strada, decine di grotte, scavate nella roccia, che costituiscono parte delle abitazioni e delle cisterne dell’antico borgo di Avola. Si può ammirare la necropoli sicula con tombe a forno, lungo le pareti del Cozzo Tirone e del Ronchetto, e in direzione Cava Grande, una necropoli bizantina risalente al V -VI secolo d.C. Da visitare in contrada Cozzo Tirone, l’Eremo Madonna delle Grazie, totalmente ristrutturato. L’antica Avola o Abolla, era composta da quattro quartieri che si sviluppavano sotto il castello-fortezza: Trunxelli o Ronchetto, Marchi, Balzi e Suso. Dal belvedere di Cava Grande, riserva naturale, si ammira la Necropoli, segno inconfondibile della presenza umana sin dall’età sicula, e i meravigliosi Laghetti di colore smeraldo, raggiungibili percorrendo un sentiero immerso nel verde tipico mediterraneo, dove è possibile ammirare numerose specie di orchidee selvatiche.
PRODUZIONI LOCALI
Il Nero d’Avola, il vino più apprezzato al mondo, è il prodotto del vitigno principe siciliano, presente nel territorio avolese a partire dalla fine del sec. XV. Il vitigno di Avola, a bacca rossa dalle grandi qualità, come testimoniano nei loro reportage i grandi viaggiatori del settecento, era rinomato così come lo è oggi. Il vino Nero d’Avola è di colore rosso rubino intenso e brillante, con riflessi violacei.
La Mandorla pizzuta di Avola è il prelibatissimo frutto del mandorlo, coltura predo-minante della città, e una delle principali fonti di ricchezza. È uno spetta-colo l’abbondante fioritura dei mandorli in pieno inverno, tra gennaio e febbraio. La maturità dei frutti viene raggiunta fra luglio e agosto, e se ne distinguono vari tipi, ma la pizzuta, è insuperabile per forma e gusto. Le mandorle estratte dai semi vengono utilizzate per la preparazione dei confetti, rinomati in tutto il mondo, del dissetante latte, del torrone, dei biscotti, della pasta reale e di altri prodotti di dolceria.
Il Limone è un’altra grande produzione del territorio avolese; la sua coltivazione risale ai tempi della dominazione araba e oggi è presente ovunque sia possibile un sistema di irrigazione. La specie di limone più diffusa e apprezzata è il femminello siracusano, di forma allungata, e fiorente diverse volte nel corso dell’anno, permettendo varie raccolte.
TRADIZIONI POPOLARI
Il 19 febbraio si festeggia ad Avola San Corrado, protettore della città. San Corrado ha scelto di farsi pellegrino lasciando la sua casa e abitando tra fratelli in una terra straniera, condividendo con loro il pane fragrante della solidarietà e dell’amicizia gratuita. Il 19 marzo si festeggia, invece, San Giuseppe, con degli enormi falò, che vengono organizzati nei vari quartieri. E una festa rionale, denominata Addhuminaria e consiste nella preparazione, da parte di ogni quartiere, di grandi mucchi di legna che vengono fatti ardere.
Di antica tradizione sono i riti legati alla Santa Pasqua: il venerdì per le vie del centro storico, la Spina Santa, e la dome-nica alle ore 12 in Piazza Umberto I, a Paci.
La festa di San Sebastiano, si svolge la seconda domenica di maggio, con la pro-cessione de i Nuri, ovvero dei fedeli che, facendo promesse per una grazia, percorrono a piedi la S.S. 115, dall’edicola votiva dedicata a San Sebastiano sino alla chiesa Madre, invocando a voce alta il Santo.
L’ultima domenica di luglio si celebra Santa Venera, patrona della città di Avola. I festeggiamenti, lunghi un’intera settimana, culminano nella solenne processione, per le vie della città, dell’argenteo simulacro della Santa martire e predicatrice.
Nel mese di Agosto ad Avola e nella vicina zona collinare di Avola Antica, ambita località di villeggiatura, si allestiscono le attesissime sagre della mandorla e dei dolci di mandorla (budini, biscotti, torrone, “confettura”), del Nero d’Avola, del tonno e della “ghiotta”, della pizza e delle focacce, della salsiccia e del cinghiale, visitate da numerosissimi turisti presenti in tutta l’area sud-orientale della Sicilia.