Cosa vedere a Modica

In questo articolo ti parlerò di cosa vedere a Modica, una splendida città della Sicilia famosa per il suo patrimonio artistico e culturale, e per il suo cioccolato. Ti proporrò un itinerario storico nella città e dintorni, dove potrai ammirare le bellezze architettoniche, i monumenti, i musei e i paesaggi naturali che rendono Modica una meta imperdibile. Ti racconterò anche alcune curiosità sulla storia e le tradizioni di Modica, e ti darò dei consigli su cosa e dove mangiare per assaporare la cucina tipica locale. Spero che questo articolo ti sia utile e ti invogli a visitare Modica. Buona lettura!

Contenuti

Storia della Città di Modica

Ciò che rende Modica unica come città strappata alla roccia, è il suo posizionamento all’incontro di due cave naturali; il centro abitato si estende con continuità sopra un breve altipiano, che si restringe a cuneo fino ad un’alta rupe costituendo Modica alta, e continua poi nell’invaso di due torrenti, Janni Màuru e Pozzo dei Pruni (oggi coperti, ecco perché i “ponti” sopracitati non esistono più), per confluire proprio ai piedi della suddetta rupe formando una”Y”naturale chiamata Modica bassa.

La parte nuova della città è conosciuta come Modica sorda, caratterizzata da edilizia moderna ed attività commerciali. Il suo nome deriva da “Motyka”, antica città ribelle a Roma nel 212 a.c. e poi sua città decumana, conquistata nel Medioevo da Arabi e Normanni e dal XIV secolo capitale di contea durante la dominazione spagnola. La contea di Modica era uno stato quasi indipendente all’interno del Regno di Sicilia, governato dalle potenti famiglie dei Chiaramonte, Cabrera ed Henriquez.

Il terremoto del 1693 costrinse la città ad una nuova ricostruzione, che ancora oggi costituisce una delle più alte espressioni del Barocco siciliano, divenuto patrimonio dell’UNESCO; il terreno in ripido declivio, avvolto dalla roccia, deve aver suggerito agli artisti locali i grandi effetti scenici delle architetture, soprattutto nelle chiese di San Pietro e di San Giorgio, che modellate come sculture ed inserite in una scenografia naturale di pietra e luce, si alzano verso il cielo.

Itinerario Storico di Modica

L’itinerario proposto vuole essere un compendio per la scoperta di una città che racchiude, oltre ai monumenti di seguito citati, diversi altri angoli pittoreschi: pensiamo al quartiere Cartellone, abitato dalla comunità ebraica fino al 1474, al quartiere Santa Lucia ed al Belvedere Pizzo, balcone panoramico posto a 449 m dal quale si domina gran parte della città come fosse un presepe di pietra.

Arrivando in città da nord, la si percorre per il Corso Umberto fino a piazza Buozzi, si gira per via Mercè fino ad arrivare sull’omonimo Largo, da cui inizia il nostro itinerario di visita, che dal Convento dei Padri Mercedari e dalla chiesa della Madonna delle Grazie porta alla chiesa del Carmine. Dopo una deviazione verso la chiesa di Santa Maria di Betlem, il percorso si riconnette sull’asse viaria di Corso Umberto, terminando con la chiesa di San Pietro e una deviazione nella chiesa rupestre di San Nicolò inferiore. L’itinerario si conclude al Duomo di San Giorgio a Modica alta.

1. Convento dei Padri Mercedari

Iniziamo il nostro viaggio visitando il Convento dei Padri Mercenari dopo aver attraversato Corso Umberto. Edificato nel XVIII secolo, fu anche adibito ad ospizio per malati di peste; attualmente ospita la biblioteca comunale e dal 1978 Museo ibleo delle arti e tradizioni popolari.

Convento dei padri mercedari, visto dall'alto.

Il Convento dei Padri Mercedari.

2. Chiesa della Madonna delle Grazie

Annessa al convento, ma di più antica costruzione, è la Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata in seguito al ritrovamento nel 1615, tra rovi misteriosamente in fiamme, di un’immagine di Madonna con bambino dipinta su una tavola d’ardesia ed ora custodita sull’altare maggiore. La costruzione della chiesa si deve all’architetto siracusano Vincenzo Mirabella, che per morte prematura nel 1624 lasciò la fabbrica in parte incompiuta. L’aspetto attuale è il risultato di lavori di restauro del ‘900. Da notare la facciata riccamente decorata ed il portale d’ingresso, sovrastato da una delle poche rappresentazioni iconografiche in sito dello stemma dell’antica contea di Modica.

Prospetto esterno della Chiesa della Madonne delle Grazie.

La Chiesa della Madonne delle Grazie.

3. Chiesa del Carmine

Proseguendo verso Largo Matteotti arriviamo alla Chiesa del Carmine, edificata nel XIV sotto l’influenza dei Chiaramonte, ma ricostruita dopo il sisma del 1693. Della struttura preesistente rimangono il bel portale ad arco acuto ed il rosone che lo sormonta. L’interno a navata unica ospita al secondo altare di sinistra un bel gruppo marmoreo cinquecentesco, “L’annunciazione” di Antonello Gagini (1528-30) e l’altare maggiore in legno e stucchi in rilievo.

La Chiesa del Carmine.

La Chiesa del Carmine.

4. Chiesa di Santa Maria di Betlem

Deviando in direzione di via Marchesa Tedeschi troviamo una delle più interessanti chiese di Modica, Santa Maria di Betlem, struttura quattrocentesca riedificata dopo il famoso sisma del 1693. In fondo alla navata destra è la Cappella del Sacramento, splendido esempio di architettura tardo gotica rinascimentale del XV- XVI secolo; sull’altare una cinquecentesca Madonna in trono con bambino in pietra dipinta. Nella navata sinistra è ubicato un pregevole presepe in terracotta del 1882 realizzato da artisti di Caltagirone, composto da 60 statue in terracotta dipinta e raffiguranti personaggi in costume popolari.

Chiesa santa maria di betlem, a Modica.

La Chiesa di Santa Maria di Betlem.

5. Corso Umberto

Riprendiamo il Corso Umberto, asse viaria di notevole importanza che attraversa tutta la parte bassa della città con interessanti testimonianze architettoniche. Proseguendo da piazza Matteotti dopo Piazza Municipio verso sinistra troviamo l’ex monastero delle Benedettine, sede del tribunale dal 1886, e oggi Palazzo della Cultura; Palazzo Tedeschi con belle mensole figurate e la chiesa di Santa Maria del Soccorso, annessa all’ex convento dei Gesuiti e dall’interessante facciata convessa fronte strada. Ricordiamo di fronte al Convento anche l’ottocentesco Teatro Garibaldi e Palazzo Manenti, esempio di palazzo settecentesco dalle ornamentazioni barocche e dalle celebri mensole figurate, segno distintivo delle architetture nobiliari locali.

Corso Umberto a Modica.

Il Corso Umberto

6. Chiesa di San Pietro

La chiesa già esistente nel XIV secolo e distrutta dal sisma del 1693, domina l’abitato di Modica bassa ed il corso Umberto, grazie alla preziosa facciata ed alla scenografica scalinata dove sono collocate le statue con i dodici apostoli. Nel primo ordine della facciata i tre portali danno accesso alle rispettive navate interne, e sono sormontati da cornicioni spezzati ed affiancati da paraste in bugnato; il secondo ordine architettonico realizzato intorno al 1760 ha invece maggiore movimento e decorazione rococò espressa nella caratteristica tecnica delle maestranze locali che alla componente architettonica affiancavano una peculiare lavorazione della pietra. L’interno ospita un ciclo di affreschi dell’antico testamento nella navata centrale (G.B Ragazzi 1760-1780), e sul quarto altare della navata destra la “Madonna di Trapani” scultura tardo rinascimentale; ricordiamo sulla stessa navata al penultimo altare il gruppo scultoreo di San Pietro ed il paralitico, opera policroma di Paolo Civiletti del 1893.

La Chiesa di San Pietro a Modica.

La Chiesa di San Pietro.

7. Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore

Alla destra della chiesa di san Pietro, non si può non fare una deviazione nella suggestiva via Grimaldi, cuore della vita culturale ed artistica della città; addentrandoci all’interno di uno dei suoi vicoli possiamo recarci nella Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore, scoperta nel 1987 con una serie di pitture tardo bizantine e normanne del XIII e XIV secolo. La struttura architettonica è ancora più antica, dalle fondazioni si presume possa essere datata tra XI e XII secolo. E’ costituita da un aula destinata ai fedeli, dal presbiterio, e da un’abside rialzata con caratteristiche tipiche dell’architettura normanna.

La Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore.

La Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore.

8. Duomo di San Giorgio

Proseguendo su Corso Umberto e salendo verso la città alta, arriviamo davanti ad uno dei principali simboli del Barocco meridionale, il Duomo di San Giorgio. Ubicato in Modica alta, la sua struttura domina la scenografia e l’immagine dell’intera città, oltre ad essere una delle realizzazioni architettoniche di Rosario Gagliardi. Inaugurato nel 1738 nello stesso sito dove era stato già costruito da Ruggero il normanno nel XII secolo, poi distrutto e riedificato, il Duomo ha una caratteristica facciata a torre, che si slancia nelle sue forme convesse sulla scalinata di 250 scalini (completata nel 1818), realizzando perfettamente la fusione tra architettura e paesaggio, essenza della ricerca barocca verso lo spazio. L’interno a cinque navate, presenta un interessante transetto con cappelle in serie (retaggio dell’architettura normanna) e cupola, ed ha interessanti testimonianze artistiche. Sull’altare maggiore vi è un polittico attribuito a Bernardino Niger (1573), alla sua sinistra la cappella della Madonna della neve con l’omonima statua (1510). Nell’estrema navata destra, al secondo altare “Assunta” di Filippo Paladini, esempio di pittura barocca firmata e datata 1610. Ricordiamo anche l’urna reliquiaria di San Giorgio del XIV e XVIII secolo.

Il Duomo di San Giorgio a Modica.

Il Duomo di San Giorgio.

Altri luoghi da visitare

1. Cava d’Ispica

Se siete amanti delle camminate, uscendo dal centro storico in direzione Macallé, Pizzilli e Serrapero, potrete raggiungere Cava d’Ispica. Considerato uno dei più importanti siti archeologici d’Europa, la Cava d’Ispica è situata lungo una roccia calcarea che si sviluppa per ben 13 Km, e dal territorio di Modica si estende fino al comune di Ispica. Il termine cava deriva dalle incisioni che il corso d’acqua Ispica ha realizzato per secoli nell’altopiano calcareo lbleo e che rendono questo paesaggio davvero affascinante. Si tratta di un luogo molto importante per lo studio dell’evoluzione dei primi insediamenti umani: numerose sono le testimonianze di abitazioni di età neolitica, greca, bizantina e medievale. Sono state rilevate necropoli sicule con tombe a forno, ipogei bizantini e catacombe cristiane. Parte delle strutture non è purtroppo più visibile al pubblico, a causa di frane ed erosioni. L’area archeologica è costituita da tre sezioni, la zona a Nord Est, presso Mulino Cavallo; la zona rupestre dell’antica Spaccaforno e la zona mediana nei pressi del convento di Santa Alessandra.

Cava-ispica

La Cava d’Ispica.

2. Museo della Memoria

Il Museo della Memoria di Modica è dedicato allo sbarco in Sicilia nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Il museo ripercorre le drammatiche vicende che videro la Sicilia fronte di guerra, attraverso numerosi reperti, divise, elmetti, mezzi militari, documenti inediti e fotografie. Il museo è aperto al pubblico previa prenotazione e si trova in Via Sorda Sampieri 46/D.

Fanteria della 51ª Divisione Highland scende a terra da una nave da sbarco in Sicilia.

Lo Sbarco in Sicilia.

3. Museo Casa natale Salvatore Quasimodo

Il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo è il luogo in cui nacque il celebre poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1901. Il museo conserva oggetti personali, manoscritti, libri e opere d’arte dedicate al poeta, oltre a una ricostruzione della sua stanza natale. Il museo si trova in Via Posterla 84 e offre visite guidate e laboratori didattici.

4. Museo del Cioccolato

Il Museo del Cioccolato di Modica è una tappa imperdibile per gli amanti del cioccolato e della cultura. Qui si può scoprire la storia e la tradizione di questo prodotto tipico della città, che vanta il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) da parte dell’Unione Europea. Il museo offre un percorso espositivo che racconta l’origine e l’evoluzione del cioccolato, dalla sua introduzione in Europa da parte degli spagnoli, alla sua lavorazione artigianale secondo il metodo azteco, che conserva intatto il sapore e l’aroma del cacao.

Il museo ospita anche una collezione di sculture di cioccolato, realizzate da artisti e studenti, che rappresentano simboli e monumenti della città e dell’Italia. Tra queste spicca il plastico dell’Italia in cioccolato, un bassorilievo di nove metri che riproduce fedelmente la forma e le caratteristiche del nostro paese. Il museo offre inoltre la possibilità di assistere alla dimostrazione dal vivo della produzione del cioccolato di Modica, e di degustare le sue varie tipologie, arricchite con spezie, frutta secca, agrumi o fiori. Il Museo del Cioccolato di Modica è un luogo dove si fondono arte, storia e gusto, e dove si può apprezzare la qualità e l’unicità di un cioccolato che ha fatto la storia della città.

Panoramica del Museo del Cioccolato di Modica. © Stefano Scibilia

Dove mangiare a Modica

Modica è una città che offre non solo bellezze artistiche e culturali, ma anche una ricca e variegata tradizione gastronomica tipica della gastronomia ragusana. Se vi trovate a visitare questa perla del barocco siciliano, non potete perdervi l’occasione di assaggiare le sue specialità culinarie, che spaziano dalla carne al pesce, dai formaggi ai salumi, dai dolci al cioccolato. Ecco alcuni consigli su dove mangiare a Modica, scegliendo tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie.

  • Se siete amanti della carne, potete optare per uno dei tanti ristoranti che propongono piatti tipici della cucina modicana, come la scacce (focacce ripiene di vari ingredienti), la trippa alla modicana (trippa condita con pomodoro, cipolla e pecorino), il coniglio alla stimpirata (coniglio fritto con aglio, aceto e origano) o la carne di cavallo alla brace. Tra i ristoranti più rinomati per la carne ci sono Fattoria delle Torri, La Rusticana e Al Vecchio Mulino.
  • Se preferite il pesce, potete scegliere tra i numerosi ristoranti di pesce che offrono specialità fresche e di qualità, come il pesce spada alla ghiotta (pesce spada in umido con pomodoro, olive, capperi e pinoli), le sarde a beccafico (sarde ripiene di pangrattato, uvetta, pinoli e prezzemolo), i calamari ripieni (calamari farciti con pane, formaggio, uova e prezzemolo) o le cozze gratinate (cozze gratinate al forno con pangrattato e pecorino). Tra i ristoranti di pesce più apprezzati ci sono Ornato Ristorante di Pesce, I Lupini – Trattoria Di Mare e Trattoria da Ignazio.
  • Se volete gustare i formaggi e i salumi tipici di Modica, potete recarvi in una delle tante osterie o enoteche che offrono taglieri assortiti di prodotti locali, come il caciocavallo ragusano (formaggio a pasta filata stagionato), il pecorino siciliano (formaggio a pasta dura ottenuto dal latte di pecora), la ricotta salata (ricotta essiccata e salata), il salame di suino nero dei Nebrodi (salame ottenuto dalla carne del maiale nero allevato nei monti Nebrodi) o la soppressata modicana (salume a base di carne suina macinata e aromatizzata con pepe). Tra le osterie e le enoteche più consigliate ci sono Rappa Enoteca, Cavatappi – Lieviti & Fermenti e Sorsi e Morsi.
  • Se avete voglia di una pizza, potete scegliere tra le tante pizzerie che offrono pizze di vario tipo, dalla classica margherita alla più elaborata pizza con pesce spada e pistacchio. Le pizze sono cotte nel forno a legna o nel forno elettrico, a seconda della tradizione locale. Tra le pizzerie più famose ci sono La Sirenetta, Egopizza e Momò – Pane e Vino.
  • Se infine volete assaporare i dolci tipici di Modica, potete andare in una delle tante pasticcerie o gelaterie che offrono le delizie della dolceria modicana, come gli ‘mpanatigghi (biscotti a forma di mezzaluna ripieni di cioccolato e carne), i mustazzola (biscotti al miele aromatizzati con vino cotto o decotto di carrube), i nucatoli (biscotti con ripieno ai fichi e cacao), le paste di mandorla (dolcetti morbidi a base di mandorle) o il cioccolato di Modica IGP (cioccolato lavorato a freddo con zucchero di canna e aromatizzato con vari ingredienti). Tra le pasticcerie e le gelaterie più note ci sono Corallo, Bottega Ciomod, Don Peppinu, Antica Dolceria Rizza, Antica Dolceria Bonajuto e Bottega Sicana.

Spero che questi consigli vi siano utili per scoprire i sapori e i profumi di Modica, una città che vi conquisterà con la sua arte, la sua storia e la sua gastronomia. Buon appetito!

Il cioccolato di Modica IGP.

Il cioccolato di Modica.

Curiosità su Modica

Modica è famosa per il suo barocco, il suo cioccolato e la sua storia, ma ci sono anche tante curiosità che la rendono unica e interessante. Eccone alcune:

  • Modica è la città dei ponti: un tempo, infatti, la città era attraversata da un fiume che divideva i quartieri in due parti. Per collegarli, furono costruiti ben 17 ponti, alcuni dei quali ancora visibili oggi. Il più antico è il Ponte Vecchio, che risale al XV secolo e si trova nel quartiere di Cartellone.
  • Modica è la città natale di Salvatore Quasimodo: il celebre poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1959 nacque a Modica nel 1901, in una casa vicino alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Qui trascorse i primi anni della sua vita, prima di trasferirsi a Messina. A Modica gli è dedicato un museo, che ospita alcuni suoi manoscritti, fotografie e oggetti personali.
  • Modica è la città del cioccolato più antico d’Europa: la tradizione del cioccolato modicano risale al XVI secolo, quando gli spagnoli portarono in Sicilia i semi di cacao dal Messico. Il cioccolato modicano si produce ancora oggi con il metodo azteco, che prevede una lavorazione a freddo senza l’aggiunta di burro di cacao. Il risultato è un cioccolato granuloso e aromatizzato con spezie come cannella, vaniglia e peperoncino.
  • Modica è la città dei presepi viventi: ogni anno, nel periodo natalizio, i quartieri storici di Modica si trasformano in scenari suggestivi dove si rappresentano le scene della natività. I presepi viventi coinvolgono centinaia di figuranti in costume, che riproducono mestieri e tradizioni dell’epoca. Tra i più famosi ci sono quelli di Cartellone, Frigintini e Sorda.

Queste sono solo alcune delle curiosità che rendono Modica una città da scoprire e da amare. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di visitare il sito ufficiale del comune di Modica, dove troverai tante informazioni utili per organizzare il tuo viaggio!

Conclusione

Modica è una città che offre molto ai suoi visitatori, sia dal punto di vista storico che culturale. In questo articolo abbiamo visto alcuni dei luoghi più interessanti da visitare, seguendo un itinerario che parte dal Convento dei Padri Mercedari e arriva al Duomo di San Giorgio, passando per chiese, palazzi e strade caratteristiche. Abbiamo anche scoperto altri luoghi da non perdere, come la Cava d’Ispica, il Museo della Memoria, il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo e il Museo del Cioccolato. Infine, abbiamo suggerito alcuni posti dove mangiare a Modica, per assaporare le specialità locali, tra cui il famoso cioccolato modicano.

La conclusione che possiamo trarre è che Modica è una città ricca di fascino e di storia, che merita di essere visitata almeno una volta nella vita. Se state cercando cosa vedere a Modica, speriamo che questo articolo vi sia stato utile e vi abbia dato qualche spunto per organizzare il vostro viaggio. Buona visita a Modica!

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Cosa vedere a Modica

In questo articolo ti parlerò di cosa vedere a Modica, una splendida città della Sicilia famosa per il suo patrimonio artistico e culturale, e per il suo cioccolato. Ti proporrò un itinerario storico nella città e dintorni, dove potrai ammirare le bellezze architettoniche, i monumenti, i musei e i paesaggi naturali che rendono Modica una meta imperdibile. Ti racconterò anche alcune curiosità sulla storia e le tradizioni di Modica, e ti darò dei consigli su cosa e dove mangiare per assaporare la cucina tipica locale. Spero che questo articolo ti sia utile e ti invogli a visitare Modica. Buona lettura!

Contenuti

Storia della Città di Modica

Ciò che rende Modica unica come città strappata alla roccia, è il suo posizionamento all’incontro di due cave naturali; il centro abitato si estende con continuità sopra un breve altipiano, che si restringe a cuneo fino ad un’alta rupe costituendo Modica alta, e continua poi nell’invaso di due torrenti, Janni Màuru e Pozzo dei Pruni (oggi coperti, ecco perché i “ponti” sopracitati non esistono più), per confluire proprio ai piedi della suddetta rupe formando una”Y”naturale chiamata Modica bassa.

La parte nuova della città è conosciuta come Modica sorda, caratterizzata da edilizia moderna ed attività commerciali. Il suo nome deriva da “Motyka”, antica città ribelle a Roma nel 212 a.c. e poi sua città decumana, conquistata nel Medioevo da Arabi e Normanni e dal XIV secolo capitale di contea durante la dominazione spagnola. La contea di Modica era uno stato quasi indipendente all’interno del Regno di Sicilia, governato dalle potenti famiglie dei Chiaramonte, Cabrera ed Henriquez.

Il terremoto del 1693 costrinse la città ad una nuova ricostruzione, che ancora oggi costituisce una delle più alte espressioni del Barocco siciliano, divenuto patrimonio dell’UNESCO; il terreno in ripido declivio, avvolto dalla roccia, deve aver suggerito agli artisti locali i grandi effetti scenici delle architetture, soprattutto nelle chiese di San Pietro e di San Giorgio, che modellate come sculture ed inserite in una scenografia naturale di pietra e luce, si alzano verso il cielo.

Itinerario Storico di Modica

L’itinerario proposto vuole essere un compendio per la scoperta di una città che racchiude, oltre ai monumenti di seguito citati, diversi altri angoli pittoreschi: pensiamo al quartiere Cartellone, abitato dalla comunità ebraica fino al 1474, al quartiere Santa Lucia ed al Belvedere Pizzo, balcone panoramico posto a 449 m dal quale si domina gran parte della città come fosse un presepe di pietra.

Arrivando in città da nord, la si percorre per il Corso Umberto fino a piazza Buozzi, si gira per via Mercè fino ad arrivare sull’omonimo Largo, da cui inizia il nostro itinerario di visita, che dal Convento dei Padri Mercedari e dalla chiesa della Madonna delle Grazie porta alla chiesa del Carmine. Dopo una deviazione verso la chiesa di Santa Maria di Betlem, il percorso si riconnette sull’asse viaria di Corso Umberto, terminando con la chiesa di San Pietro e una deviazione nella chiesa rupestre di San Nicolò inferiore. L’itinerario si conclude al Duomo di San Giorgio a Modica alta.

1. Convento dei Padri Mercedari

Iniziamo il nostro viaggio visitando il Convento dei Padri Mercenari dopo aver attraversato Corso Umberto. Edificato nel XVIII secolo, fu anche adibito ad ospizio per malati di peste; attualmente ospita la biblioteca comunale e dal 1978 Museo ibleo delle arti e tradizioni popolari.

Convento dei padri mercedari, visto dall'alto.

Il Convento dei Padri Mercedari.

2. Chiesa della Madonna delle Grazie

Annessa al convento, ma di più antica costruzione, è la Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata in seguito al ritrovamento nel 1615, tra rovi misteriosamente in fiamme, di un’immagine di Madonna con bambino dipinta su una tavola d’ardesia ed ora custodita sull’altare maggiore. La costruzione della chiesa si deve all’architetto siracusano Vincenzo Mirabella, che per morte prematura nel 1624 lasciò la fabbrica in parte incompiuta. L’aspetto attuale è il risultato di lavori di restauro del ‘900. Da notare la facciata riccamente decorata ed il portale d’ingresso, sovrastato da una delle poche rappresentazioni iconografiche in sito dello stemma dell’antica contea di Modica.

Prospetto esterno della Chiesa della Madonne delle Grazie.

La Chiesa della Madonne delle Grazie.

3. Chiesa del Carmine

Proseguendo verso Largo Matteotti arriviamo alla Chiesa del Carmine, edificata nel XIV sotto l’influenza dei Chiaramonte, ma ricostruita dopo il sisma del 1693. Della struttura preesistente rimangono il bel portale ad arco acuto ed il rosone che lo sormonta. L’interno a navata unica ospita al secondo altare di sinistra un bel gruppo marmoreo cinquecentesco, “L’annunciazione” di Antonello Gagini (1528-30) e l’altare maggiore in legno e stucchi in rilievo.

La Chiesa del Carmine.

La Chiesa del Carmine.

4. Chiesa di Santa Maria di Betlem

Deviando in direzione di via Marchesa Tedeschi troviamo una delle più interessanti chiese di Modica, Santa Maria di Betlem, struttura quattrocentesca riedificata dopo il famoso sisma del 1693. In fondo alla navata destra è la Cappella del Sacramento, splendido esempio di architettura tardo gotica rinascimentale del XV- XVI secolo; sull’altare una cinquecentesca Madonna in trono con bambino in pietra dipinta. Nella navata sinistra è ubicato un pregevole presepe in terracotta del 1882 realizzato da artisti di Caltagirone, composto da 60 statue in terracotta dipinta e raffiguranti personaggi in costume popolari.

Chiesa santa maria di betlem, a Modica.

La Chiesa di Santa Maria di Betlem.

5. Corso Umberto

Riprendiamo il Corso Umberto, asse viaria di notevole importanza che attraversa tutta la parte bassa della città con interessanti testimonianze architettoniche. Proseguendo da piazza Matteotti dopo Piazza Municipio verso sinistra troviamo l’ex monastero delle Benedettine, sede del tribunale dal 1886, e oggi Palazzo della Cultura; Palazzo Tedeschi con belle mensole figurate e la chiesa di Santa Maria del Soccorso, annessa all’ex convento dei Gesuiti e dall’interessante facciata convessa fronte strada. Ricordiamo di fronte al Convento anche l’ottocentesco Teatro Garibaldi e Palazzo Manenti, esempio di palazzo settecentesco dalle ornamentazioni barocche e dalle celebri mensole figurate, segno distintivo delle architetture nobiliari locali.

Corso Umberto a Modica.

Il Corso Umberto

6. Chiesa di San Pietro

La chiesa già esistente nel XIV secolo e distrutta dal sisma del 1693, domina l’abitato di Modica bassa ed il corso Umberto, grazie alla preziosa facciata ed alla scenografica scalinata dove sono collocate le statue con i dodici apostoli. Nel primo ordine della facciata i tre portali danno accesso alle rispettive navate interne, e sono sormontati da cornicioni spezzati ed affiancati da paraste in bugnato; il secondo ordine architettonico realizzato intorno al 1760 ha invece maggiore movimento e decorazione rococò espressa nella caratteristica tecnica delle maestranze locali che alla componente architettonica affiancavano una peculiare lavorazione della pietra. L’interno ospita un ciclo di affreschi dell’antico testamento nella navata centrale (G.B Ragazzi 1760-1780), e sul quarto altare della navata destra la “Madonna di Trapani” scultura tardo rinascimentale; ricordiamo sulla stessa navata al penultimo altare il gruppo scultoreo di San Pietro ed il paralitico, opera policroma di Paolo Civiletti del 1893.

La Chiesa di San Pietro a Modica.

La Chiesa di San Pietro.

7. Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore

Alla destra della chiesa di san Pietro, non si può non fare una deviazione nella suggestiva via Grimaldi, cuore della vita culturale ed artistica della città; addentrandoci all’interno di uno dei suoi vicoli possiamo recarci nella Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore, scoperta nel 1987 con una serie di pitture tardo bizantine e normanne del XIII e XIV secolo. La struttura architettonica è ancora più antica, dalle fondazioni si presume possa essere datata tra XI e XII secolo. E’ costituita da un aula destinata ai fedeli, dal presbiterio, e da un’abside rialzata con caratteristiche tipiche dell’architettura normanna.

La Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore.

La Chiesa rupestre di San Nicolò inferiore.

8. Duomo di San Giorgio

Proseguendo su Corso Umberto e salendo verso la città alta, arriviamo davanti ad uno dei principali simboli del Barocco meridionale, il Duomo di San Giorgio. Ubicato in Modica alta, la sua struttura domina la scenografia e l’immagine dell’intera città, oltre ad essere una delle realizzazioni architettoniche di Rosario Gagliardi. Inaugurato nel 1738 nello stesso sito dove era stato già costruito da Ruggero il normanno nel XII secolo, poi distrutto e riedificato, il Duomo ha una caratteristica facciata a torre, che si slancia nelle sue forme convesse sulla scalinata di 250 scalini (completata nel 1818), realizzando perfettamente la fusione tra architettura e paesaggio, essenza della ricerca barocca verso lo spazio. L’interno a cinque navate, presenta un interessante transetto con cappelle in serie (retaggio dell’architettura normanna) e cupola, ed ha interessanti testimonianze artistiche. Sull’altare maggiore vi è un polittico attribuito a Bernardino Niger (1573), alla sua sinistra la cappella della Madonna della neve con l’omonima statua (1510). Nell’estrema navata destra, al secondo altare “Assunta” di Filippo Paladini, esempio di pittura barocca firmata e datata 1610. Ricordiamo anche l’urna reliquiaria di San Giorgio del XIV e XVIII secolo.

Il Duomo di San Giorgio a Modica.

Il Duomo di San Giorgio.

Altri luoghi da visitare

1. Cava d’Ispica

Se siete amanti delle camminate, uscendo dal centro storico in direzione Macallé, Pizzilli e Serrapero, potrete raggiungere Cava d’Ispica. Considerato uno dei più importanti siti archeologici d’Europa, la Cava d’Ispica è situata lungo una roccia calcarea che si sviluppa per ben 13 Km, e dal territorio di Modica si estende fino al comune di Ispica. Il termine cava deriva dalle incisioni che il corso d’acqua Ispica ha realizzato per secoli nell’altopiano calcareo lbleo e che rendono questo paesaggio davvero affascinante. Si tratta di un luogo molto importante per lo studio dell’evoluzione dei primi insediamenti umani: numerose sono le testimonianze di abitazioni di età neolitica, greca, bizantina e medievale. Sono state rilevate necropoli sicule con tombe a forno, ipogei bizantini e catacombe cristiane. Parte delle strutture non è purtroppo più visibile al pubblico, a causa di frane ed erosioni. L’area archeologica è costituita da tre sezioni, la zona a Nord Est, presso Mulino Cavallo; la zona rupestre dell’antica Spaccaforno e la zona mediana nei pressi del convento di Santa Alessandra.

Cava-ispica

La Cava d’Ispica.

2. Museo della Memoria

Il Museo della Memoria di Modica è dedicato allo sbarco in Sicilia nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Il museo ripercorre le drammatiche vicende che videro la Sicilia fronte di guerra, attraverso numerosi reperti, divise, elmetti, mezzi militari, documenti inediti e fotografie. Il museo è aperto al pubblico previa prenotazione e si trova in Via Sorda Sampieri 46/D.

Fanteria della 51ª Divisione Highland scende a terra da una nave da sbarco in Sicilia.

Lo Sbarco in Sicilia.

3. Museo Casa natale Salvatore Quasimodo

Il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo è il luogo in cui nacque il celebre poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1901. Il museo conserva oggetti personali, manoscritti, libri e opere d’arte dedicate al poeta, oltre a una ricostruzione della sua stanza natale. Il museo si trova in Via Posterla 84 e offre visite guidate e laboratori didattici.

4. Museo del Cioccolato

Il Museo del Cioccolato di Modica è una tappa imperdibile per gli amanti del cioccolato e della cultura. Qui si può scoprire la storia e la tradizione di questo prodotto tipico della città, che vanta il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) da parte dell’Unione Europea. Il museo offre un percorso espositivo che racconta l’origine e l’evoluzione del cioccolato, dalla sua introduzione in Europa da parte degli spagnoli, alla sua lavorazione artigianale secondo il metodo azteco, che conserva intatto il sapore e l’aroma del cacao.

Il museo ospita anche una collezione di sculture di cioccolato, realizzate da artisti e studenti, che rappresentano simboli e monumenti della città e dell’Italia. Tra queste spicca il plastico dell’Italia in cioccolato, un bassorilievo di nove metri che riproduce fedelmente la forma e le caratteristiche del nostro paese. Il museo offre inoltre la possibilità di assistere alla dimostrazione dal vivo della produzione del cioccolato di Modica, e di degustare le sue varie tipologie, arricchite con spezie, frutta secca, agrumi o fiori. Il Museo del Cioccolato di Modica è un luogo dove si fondono arte, storia e gusto, e dove si può apprezzare la qualità e l’unicità di un cioccolato che ha fatto la storia della città.

Panoramica del Museo del Cioccolato di Modica. © Stefano Scibilia

Dove mangiare a Modica

Modica è una città che offre non solo bellezze artistiche e culturali, ma anche una ricca e variegata tradizione gastronomica tipica della gastronomia ragusana. Se vi trovate a visitare questa perla del barocco siciliano, non potete perdervi l’occasione di assaggiare le sue specialità culinarie, che spaziano dalla carne al pesce, dai formaggi ai salumi, dai dolci al cioccolato. Ecco alcuni consigli su dove mangiare a Modica, scegliendo tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie.

  • Se siete amanti della carne, potete optare per uno dei tanti ristoranti che propongono piatti tipici della cucina modicana, come la scacce (focacce ripiene di vari ingredienti), la trippa alla modicana (trippa condita con pomodoro, cipolla e pecorino), il coniglio alla stimpirata (coniglio fritto con aglio, aceto e origano) o la carne di cavallo alla brace. Tra i ristoranti più rinomati per la carne ci sono Fattoria delle Torri, La Rusticana e Al Vecchio Mulino.
  • Se preferite il pesce, potete scegliere tra i numerosi ristoranti di pesce che offrono specialità fresche e di qualità, come il pesce spada alla ghiotta (pesce spada in umido con pomodoro, olive, capperi e pinoli), le sarde a beccafico (sarde ripiene di pangrattato, uvetta, pinoli e prezzemolo), i calamari ripieni (calamari farciti con pane, formaggio, uova e prezzemolo) o le cozze gratinate (cozze gratinate al forno con pangrattato e pecorino). Tra i ristoranti di pesce più apprezzati ci sono Ornato Ristorante di Pesce, I Lupini – Trattoria Di Mare e Trattoria da Ignazio.
  • Se volete gustare i formaggi e i salumi tipici di Modica, potete recarvi in una delle tante osterie o enoteche che offrono taglieri assortiti di prodotti locali, come il caciocavallo ragusano (formaggio a pasta filata stagionato), il pecorino siciliano (formaggio a pasta dura ottenuto dal latte di pecora), la ricotta salata (ricotta essiccata e salata), il salame di suino nero dei Nebrodi (salame ottenuto dalla carne del maiale nero allevato nei monti Nebrodi) o la soppressata modicana (salume a base di carne suina macinata e aromatizzata con pepe). Tra le osterie e le enoteche più consigliate ci sono Rappa Enoteca, Cavatappi – Lieviti & Fermenti e Sorsi e Morsi.
  • Se avete voglia di una pizza, potete scegliere tra le tante pizzerie che offrono pizze di vario tipo, dalla classica margherita alla più elaborata pizza con pesce spada e pistacchio. Le pizze sono cotte nel forno a legna o nel forno elettrico, a seconda della tradizione locale. Tra le pizzerie più famose ci sono La Sirenetta, Egopizza e Momò – Pane e Vino.
  • Se infine volete assaporare i dolci tipici di Modica, potete andare in una delle tante pasticcerie o gelaterie che offrono le delizie della dolceria modicana, come gli ‘mpanatigghi (biscotti a forma di mezzaluna ripieni di cioccolato e carne), i mustazzola (biscotti al miele aromatizzati con vino cotto o decotto di carrube), i nucatoli (biscotti con ripieno ai fichi e cacao), le paste di mandorla (dolcetti morbidi a base di mandorle) o il cioccolato di Modica IGP (cioccolato lavorato a freddo con zucchero di canna e aromatizzato con vari ingredienti). Tra le pasticcerie e le gelaterie più note ci sono Corallo, Bottega Ciomod, Don Peppinu, Antica Dolceria Rizza, Antica Dolceria Bonajuto e Bottega Sicana.

Spero che questi consigli vi siano utili per scoprire i sapori e i profumi di Modica, una città che vi conquisterà con la sua arte, la sua storia e la sua gastronomia. Buon appetito!

Il cioccolato di Modica IGP.

Il cioccolato di Modica.

Curiosità su Modica

Modica è famosa per il suo barocco, il suo cioccolato e la sua storia, ma ci sono anche tante curiosità che la rendono unica e interessante. Eccone alcune:

  • Modica è la città dei ponti: un tempo, infatti, la città era attraversata da un fiume che divideva i quartieri in due parti. Per collegarli, furono costruiti ben 17 ponti, alcuni dei quali ancora visibili oggi. Il più antico è il Ponte Vecchio, che risale al XV secolo e si trova nel quartiere di Cartellone.
  • Modica è la città natale di Salvatore Quasimodo: il celebre poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1959 nacque a Modica nel 1901, in una casa vicino alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Qui trascorse i primi anni della sua vita, prima di trasferirsi a Messina. A Modica gli è dedicato un museo, che ospita alcuni suoi manoscritti, fotografie e oggetti personali.
  • Modica è la città del cioccolato più antico d’Europa: la tradizione del cioccolato modicano risale al XVI secolo, quando gli spagnoli portarono in Sicilia i semi di cacao dal Messico. Il cioccolato modicano si produce ancora oggi con il metodo azteco, che prevede una lavorazione a freddo senza l’aggiunta di burro di cacao. Il risultato è un cioccolato granuloso e aromatizzato con spezie come cannella, vaniglia e peperoncino.
  • Modica è la città dei presepi viventi: ogni anno, nel periodo natalizio, i quartieri storici di Modica si trasformano in scenari suggestivi dove si rappresentano le scene della natività. I presepi viventi coinvolgono centinaia di figuranti in costume, che riproducono mestieri e tradizioni dell’epoca. Tra i più famosi ci sono quelli di Cartellone, Frigintini e Sorda.

Queste sono solo alcune delle curiosità che rendono Modica una città da scoprire e da amare. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di visitare il sito ufficiale del comune di Modica, dove troverai tante informazioni utili per organizzare il tuo viaggio!

Conclusione

Modica è una città che offre molto ai suoi visitatori, sia dal punto di vista storico che culturale. In questo articolo abbiamo visto alcuni dei luoghi più interessanti da visitare, seguendo un itinerario che parte dal Convento dei Padri Mercedari e arriva al Duomo di San Giorgio, passando per chiese, palazzi e strade caratteristiche. Abbiamo anche scoperto altri luoghi da non perdere, come la Cava d’Ispica, il Museo della Memoria, il Museo Casa natale Salvatore Quasimodo e il Museo del Cioccolato. Infine, abbiamo suggerito alcuni posti dove mangiare a Modica, per assaporare le specialità locali, tra cui il famoso cioccolato modicano.

La conclusione che possiamo trarre è che Modica è una città ricca di fascino e di storia, che merita di essere visitata almeno una volta nella vita. Se state cercando cosa vedere a Modica, speriamo che questo articolo vi sia stato utile e vi abbia dato qualche spunto per organizzare il vostro viaggio. Buona visita a Modica!