La città di Ispica

Il centro urbano di Ispica sorge su una collina detta della“Calandra”, in leggero pendio a 36 km da Ragusa ed a 7 km dal mare. Località nota soprattutto per il suo Parco archeologico, merita comunque una visita per i suoi monumenti. La struttura urbana, nata ex novo dopo la ricostruzione post sismica e la distruzione dell’antico abitato, è regolare, caratterizzata da un impianto stradale settecentesco, con viali larghi e rettilinei.

santa maria maggiore

L’itinerario urbano inizia da via XX Settembre con la Chiesa di Santa Maria Maggiore, continua in corso Umberto con il Municipio e termina in Santa Maria dell’Annunziata. Da via XX Settembre si raggiunge la scenografica piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore, delimitata da un pregevole porticato ellittico, elemento di raccordo tra la chiesa e l’abitato circostante. Il complesso, opera dell’architetto Vincenzo Sinatra è stato più volte scelto come location del cinema d’autore . L’interno della basilica è considerato un unicum nella provincia per la perfetta commistione tra architettura, stucco, dorature ed affreschi; questi ultimi eseguiti tra il 1763 e 1765 da Olivio Sozzi e raffigurano il Trionfo del sacramento dell’Eucaristia nella volta centrale e Apoteosi della chiesa nella cupola. Uscendo dalla piazza, lungo il lato sinistro della chiesa Madre inizia Corso Umberto, dove è ubicato il Palazzo Bruno di Belmonte .

Palazzo-Bruno-di-Belmonte

Attuale Municipio di città è considerato tra i più interessanti edifici Liberty della Sicilia, opera del celebre architetto Ernesto Basile. Molto interessante per le linee decorative e per la sua imponenza, si propone come un castello con torri angolari, decorazioni a dentelli, pannelli di maiolica ed inferriate in ferro battuto.

Ispica-Basilica-Santissima-Annunziata

Retrocessi a Piazza Maria Josè a sinistra si prende Corso Garibaldi dove troviamo la Chiesa della Santissima Annunziata , costruita tra il 1704 e 1720. Da non perdere l’interno, decorato da uno dei più completi cicli di stucco del Ragusano, eseguito da Giuseppe Gianforma come monocromo a fondo azzurro e con scene dell’Antico e Nuovo Testamento.

Cava-Ispica-torre-fortilitium

Fortilitium d’Ispica

Parco archeologico della Forza  Dopo la visita del centro urbano non può mancare un’escursione al Parco archeologico della Forza, situato sull’antico acrocoro roccioso all’imboccatura della Cava d’Ispica. Il sito è raggiungibile uscendo da Ispica lungo la Barriera, strada tortuosa affiancata da pareti rocciose in cui sono scavate moltissime grotte ancora in parte utilizzate.

Questa acropoli naturale, “Fortilitium d’Ispica” è uno straordinario fenomeno rupestre: sulla spianata dello sperone roccioso nacque l’antica Ispra, chiamata dai romani “Ispicae Fundus” e nel medioevo Spaccaforno. Nel parco si trovano molte testimonianze delle varie fasi storiche e culturali dall’età del bronzo fino al 1693 anno in cui il terremoto distrusse la città poi ricostruita sull’attuale collina.

Tra le fasi più interessanti abbiamo quelle di epoca rinascimentale, come i resti del “Palazzo Marchionale” con ambienti pavimentati, opere di difesa ed alcuni elementi del pavimento della Chiesa dell’Annunziata, con sepolture ricavate nella viva roccia. Molto interessante anche il tunnel delle cento scale che scende sotto il livello del fondovalle, e numerosi ambienti di abitazione e servizio ricavati nella pietra viva. Una grotta è adibita ad Antiquarium.

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La città di Ispica

Il centro urbano di Ispica sorge su una collina detta della“Calandra”, in leggero pendio a 36 km da Ragusa ed a 7 km dal mare. Località nota soprattutto per il suo Parco archeologico, merita comunque una visita per i suoi monumenti. La struttura urbana, nata ex novo dopo la ricostruzione post sismica e la distruzione dell’antico abitato, è regolare, caratterizzata da un impianto stradale settecentesco, con viali larghi e rettilinei.

santa maria maggiore

L’itinerario urbano inizia da via XX Settembre con la Chiesa di Santa Maria Maggiore, continua in corso Umberto con il Municipio e termina in Santa Maria dell’Annunziata. Da via XX Settembre si raggiunge la scenografica piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore, delimitata da un pregevole porticato ellittico, elemento di raccordo tra la chiesa e l’abitato circostante. Il complesso, opera dell’architetto Vincenzo Sinatra è stato più volte scelto come location del cinema d’autore . L’interno della basilica è considerato un unicum nella provincia per la perfetta commistione tra architettura, stucco, dorature ed affreschi; questi ultimi eseguiti tra il 1763 e 1765 da Olivio Sozzi e raffigurano il Trionfo del sacramento dell’Eucaristia nella volta centrale e Apoteosi della chiesa nella cupola. Uscendo dalla piazza, lungo il lato sinistro della chiesa Madre inizia Corso Umberto, dove è ubicato il Palazzo Bruno di Belmonte .

Palazzo-Bruno-di-Belmonte

Attuale Municipio di città è considerato tra i più interessanti edifici Liberty della Sicilia, opera del celebre architetto Ernesto Basile. Molto interessante per le linee decorative e per la sua imponenza, si propone come un castello con torri angolari, decorazioni a dentelli, pannelli di maiolica ed inferriate in ferro battuto.

Ispica-Basilica-Santissima-Annunziata

Retrocessi a Piazza Maria Josè a sinistra si prende Corso Garibaldi dove troviamo la Chiesa della Santissima Annunziata , costruita tra il 1704 e 1720. Da non perdere l’interno, decorato da uno dei più completi cicli di stucco del Ragusano, eseguito da Giuseppe Gianforma come monocromo a fondo azzurro e con scene dell’Antico e Nuovo Testamento.

Cava-Ispica-torre-fortilitium

Fortilitium d’Ispica

Parco archeologico della Forza  Dopo la visita del centro urbano non può mancare un’escursione al Parco archeologico della Forza, situato sull’antico acrocoro roccioso all’imboccatura della Cava d’Ispica. Il sito è raggiungibile uscendo da Ispica lungo la Barriera, strada tortuosa affiancata da pareti rocciose in cui sono scavate moltissime grotte ancora in parte utilizzate.

Questa acropoli naturale, “Fortilitium d’Ispica” è uno straordinario fenomeno rupestre: sulla spianata dello sperone roccioso nacque l’antica Ispra, chiamata dai romani “Ispicae Fundus” e nel medioevo Spaccaforno. Nel parco si trovano molte testimonianze delle varie fasi storiche e culturali dall’età del bronzo fino al 1693 anno in cui il terremoto distrusse la città poi ricostruita sull’attuale collina.

Tra le fasi più interessanti abbiamo quelle di epoca rinascimentale, come i resti del “Palazzo Marchionale” con ambienti pavimentati, opere di difesa ed alcuni elementi del pavimento della Chiesa dell’Annunziata, con sepolture ricavate nella viva roccia. Molto interessante anche il tunnel delle cento scale che scende sotto il livello del fondovalle, e numerosi ambienti di abitazione e servizio ricavati nella pietra viva. Una grotta è adibita ad Antiquarium.